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Visualizzazione dei post da agosto, 2009

16° giorno: Tokyo-Italia

Sigh!..Sob... Sob e Sigh (ç_ç) la tristezza ci attanaglia. Oggi ci aspetta il treno che ci riporterà all'aeroporto di Narita per il rientro in Italia. Per tutto il viaggio in treno eravamo angosciati sul numero e sul peso dei nostri bagagli. Un'esagerazione di kili ci pesavano sul groppone (partiti con un totale di 36kili torniamo con 41.2 per le sole valigie imbarcate, non vi sto a dire cosa ci portiamo in mano). Dopo aver passato incolumi il check in ci siamo un po' tranqullizzati, ma siccome non ci bastava il carico che già ci portavamo dietro abbiamo fatto altri acquisti all'interno dell'aeroporto. Come potevamo resistere ai nuovi gusti di Kit Kat che ci si sono parati davanti all'improvviso? Gusto limone, Semi di soia e salsa di soia in edizione limitata per la sola città di Tokyo, altro al Cedro, altro alla pesca, per un totale di quasi 30euro di Kit Kat (ma vi sembra normale?). Dopo aver superato il secondo ostacolo, ossia i controlli di sicurez

15° giorno: Tokyo, ultimo giorno

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Oggi passeggiata a Shibuya. Shibuya è uno dei quartieri frequentati dai ragazzi di Tokyo, con negozi alla moda e l'incrocio in diagonale più famoso del mondo. Il quartiere è noto anche per la storia di Hachiko, un cane che fu adottato da un professore universitario che lavorava a Tokyo e ogni giorno, negli anni venti, prendeva il treno per recarsi al lavoro. Hachi tutti i giorni lo accompagnava alla stazione di Shibuya e poi tornava alle 15 per attendere il ritorno del padrone. Un giorno il professore morì mentre era al lavoro ma Hachi continuò per i dieci anni successivi ad aspettare il ritorno del padrone alla stazione, finchè non morì lì davanti. Il cane che oramai era conosciuto da tutto il Giappone, divenne il simbolo di fedeltà e gli fu eretta una statua ancora visibile alla stazione di Shibuya. A breve arriverà nei cinema un film ( qui il trailer ) tratto dalla storia di Hachiko con Richard Gere. ps. Il nome del cane è Hachi, il suffisso "kō" è usato

14° giorno: Osaka-Kyoto-Osaka

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Appena svegli oggi abbiamo acceso la TV ed abbiamo scoperto che in realtà quello avvertito da Daniela era un vero terremoto con epicentro più o meno a metà strada tra Tokyo e Osaka durato circa 60 secondi e di magnitudo 6.5 della scala Richter. La sosta a Osaka, era inizialmente di 4 giorni, nei quali avremmo dovuto visitare Osaka, Nara, Kobe e se fosse avanzato tempo, Hiroshima (che è ad un paio di ore di treno). Ma avevamo avuto all'inizio, una brutta impressione di Osaka, anche perchè non vi sono momumenti di rilevanza, a parte il castello. Stessa cosa leggendo sulla guida per Kobe, così eravamo un po' sfiduciati sulla scelta di Osaka, quindi dopo la visita a Nara di ieri abbiamo deciso di tornare a vedere la zona centrale di Kyoto, per una volta di giorno e con i negozi aperti. La mattina ce la siamo presa comoda, dopo le sfacchinate di Nara e Nikko, ci siamo alzati e preparati con calma e siamo andati in treno a Kyoto. Arrivati alla stazione di Kyoto mi sono ricordato che

13° giorno - Osaka-Nara-Osaka

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Stamattina partenza abbastanza di buon ora per Nara, a circa 30 minuti di treno da Osaka. Nara è stata per un breve periodo (75 anni) la capitale del Giappone, per cui è ricca di monumenti, con ben 8 luoghi patrimonio dell'umanità. Arrivati sotto la pioggia, questa non ci ha mai abbandonato per tutta la giornata, tranne brevi schiarite. Per fortuna che sulla strada verso i templi abbiamo almeno trovato il luogo dove avremmo cenato. Gusto! Tutti i templi si trovano in una zona verde chiamata Nara-Koen, un immenso parco nel quale scorrazzano liberi dei simpaticissimi cervi. Non uno o due, ma centinaia e centinaia, ghiotti dei shika sembei (biscottini per cervi), che Daniela ha sconsideratamente acquistato ignorando che sarebbe stata assalita e poi mangiata viva dai sempre simpaticissimi cerbiatti. La prima zona visitata è stato il Kofuku-ji, che è un tempio originariamente composto da 175 edifici di cui ora rimasti in piedi una decina, tra cui due pagode, una da tre ed una d

12° giorno: Nikko - Osaka

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Questa mattina ci siamo svegliati presto per riuscire a visitare tutti i posti che offre Nikko. Fortunatamente la pioggia a dirotto era diventata una leggera pioggerellina. La prima tappa l'abbiamo raggiunta in autobus dove siamo riusciti a minare la proverbiale gentilezza dei giapponesi perchè non avevamo capito come pagare l'autobus, e restavamo lì, davanti alla macchinetta con la fila dietro, e alla fine l'autista ci ha letteralmente strappato i soldi di mano e li ha buttati con cattiveria dento la macchinetta. Il primo tempio visitato è stato il Rinno-ji che contiene le tre statue dorate di Buddha che sono le più grandi in legno del Giappone. Poi siamo andati al Tosho-gu, un enorme tempio shintoista formato da tanti edifici quasi tutti decorati in stile cinese ed una pagoda a 5 piani che è la terza del Giappone in altezza. Dopo milioni e milioni di gradini tra un paesaggio immerso nel verde e nella foschia, si arriva alla tomba di Ieyasu Tokugawa, un condottiero che ass

11° giorno: Tokyo - Nikko

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Oggi grandi saluti. I nostri amici ci hanno accompagnato alla stazione di Chiba, e tra commozione generale e bacini di Amo-chan, ci siamo salutati e siamo partiti per Tokyo. Raggiunta la stazione centrale abbiamo lasciato i bagagli negi appositi armadietti e siamo andati al Museo Nazionale di Tokyo. Il museo è molto grande e diviso in 4 padiglioni, ma noi siamo riusciti a vederne solo due. Il primo dedicato ad opere d'arte giapponese, tra cui sculture, spade, e altro. Una sala era dedicata a varie statue di Buddha e all'introduzione del buddhismo in Giappone. L'altro padiglione che abbiamo visto era dedicato a capolavori dell'arte buddhista. Erano oramai le tre quando siamo andati via per prendere il treno che ci avrebbe condotti a Nikko. Dopo circa 2 ore di viaggio, siamo arrivati a Nikko, cittadina a nord di Tokyo che contiene diversi monumenti patrimonio dell'umanità. Arrivati, pioveva a dirotto e dopo un po' di tentennamenti abbiamo deciso di prendere un tax

10° giorno - Tokyo

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Oggi giornata libera da ogni impegno turistico-culturale. Anche se prima ci toccava il tempio vicino alla Tokyo Tower che ieri non eravamo riusciti a vedere perchè troppo tardi. Il Tempio Zojoji mostra le contraddizioni di Tokyo, infatti alla sue spalle si erge la maestosa e metallica Tokyo Tower. Prima di arrivare però, un passaggio a Starbucks non si nega mai :D E ora basta! Si va ad Akihabara a passeggiare per migliaia, milioni, miliardi di negozi di elettronica e manga/anime. Avevamo circa 6 ore da passare a svolazzare tra un negozio e l'altro. E le mie ultime parole famose sono state "Se ci avanza tempo fino alle 18.30, che facciamo?" (alle 18.30 avevamo appuntamento con Genji). Beh, in 6 ore abbiamo visto neanche 2 isolati di negozi. Qui i negozi sono minimo a 6 piani, e sono tutti strapieni di roba di tutti i tipi. C'è anche un isolato pieno di bancarelle che vendono componenti di elettronica. Vi serve un led? Un transistor? Dei cavi? Un coso che non sapete nea

9° giorno - Tokyo

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Stamattina visto il cattivo tempo, anche se non pioveva più, siamo tornati a Tokyo. Prima però ci siamo fermati a vedere un piccolo tempio proprio a due passi dalla villa di Genji, si è dimostrata una bella scoperta. Dopo circa 2 ore di viaggio, siamo passati a casa di Genji (a Chiba, cittadina confinante con Tokyo) e abbiamo conosciuto i simpatici genitori di Naoko che erano da poco tornati da una vacanza in onsen (terme giapponesi). Abbiamo deciso di visitare l'Edo-Tokyo Museum e la Tokyo Tower. Il museo mostra la storia di Tokyo da quando si chiamava Edo fino agli anni '60. Si accede alla prima sala del museo attraverso la ricostruzione del ponte Nihonbashi (Ponte del Giappone) che divide in due parti ideali il museo, la parte dedicata a Edo e quella dedicata a Tokyo, da quando, durante l'era Meiji, l'imperatore aprì le porta all'occidente, dando inizio a quella modernizzazione che ha reso il Giappone quello che è oggi. Vi sono all'interno ricostruzioni in mi

8° Giorno - Tokyo - Kamakura

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5 Agosto 2009 Ieri sera Genji ci aveva preannunciato colazione con riso, e così è stato. Colazione con Onigiri (polpettine di riso con cuore ripieno di tonno o alghe e con all'esterno alga nori) e zuppa di miso. Poi ci siamo diretti verso Kamakura, una cittadina a circa 80 km a sud di Tokyo. Qui abbiamo visto il Daibutsu (Grande Buddha), una statua in bronzo di Buddha seduto alta 11 metri. Poi Al termine della visita era già ora di pranzo, così passeggiando abbiamo trovato un piccolo ristorante dove abbiamo mangiato Udon, una specie di brodo con Noddles e Tofu fritto). Qui altro giro in un negozio dello Studio Ghibli, e altri piccoli negozietti. Ci siamo quindi diretti verso Tsurugaoka Hachiman-Gu, il principale tempio shintoista di Kamakura. Ai lati della strada per arrivare al tempio c'erano dei laghetti pieni di fiori di loto. Avevamo molti templi da vedere, ma era già tardi e tutti in orario di chiusura, fortunatamente siamo riusciti ad entrare all'ultimo minuto nel Ken

7° Giorno - Tokyo

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Oggi è stata la giornata di preparazione all'hanabi (fuochi d'artificio), giornata in cui avremmo fatto la nostra prima apparizione con lo yukata. La mattina ci siamo diretti prima verso il palazzo imperiale, che è visibile solo dall'esterno dove c'è un bellissimo parco, abbiamo visto la Otemon, la principale porta di ingresso all'Edo-Jo (castello di Edo) Poi a piedi ci siamo diretti verso il quartiere di Ginza, quartiere che ospita tutte le grandi firme mondiali, con la predominanza di quelle italiane. Non è difficile incontrare negozi di Prada, Armani, Geox, Tod's, ecc... ecc.. Siamo anche passato da Muji, una catena giapponese di negozi che vendono di tutto ma senza alcuna marca, così costa meno. Qui abbiamo fatto un po' di spese. Genji ci ha consigliato un negozietto che vendeva cose varie e da qui abbiamo acquistato dei ventagli e altre piccole cose. Poi è arrivata la fame e per puro caso siamo entrati in un posto dove i turisti non vanno neanche per sb