13° giorno - Osaka-Nara-Osaka

Stamattina partenza abbastanza di buon ora per Nara, a circa 30 minuti di treno da Osaka. Nara è stata per un breve periodo (75 anni) la capitale del Giappone, per cui è ricca di monumenti, con ben 8 luoghi patrimonio dell'umanità. Arrivati sotto la pioggia, questa non ci ha mai abbandonato per tutta la giornata, tranne brevi schiarite. Per fortuna che sulla strada verso i templi abbiamo almeno trovato il luogo dove avremmo cenato. Gusto!

Tutti i templi si trovano in una zona verde chiamata Nara-Koen, un immenso parco nel quale scorrazzano liberi dei simpaticissimi cervi. Non uno o due, ma centinaia e centinaia, ghiotti dei shika sembei (biscottini per cervi), che Daniela ha sconsideratamente acquistato ignorando che sarebbe stata assalita e poi mangiata viva dai sempre simpaticissimi cerbiatti.


La prima zona visitata è stato il Kofuku-ji, che è un tempio originariamente composto da 175 edifici di cui ora rimasti in piedi una decina, tra cui due pagode, una da tre ed una da cinque piani che è la seconda più alta del Giappone. Successivamente per ripararci dalla pioggia siamo entrati un un ufficio informazioni, dove mentre io distraevo la signora delle informazioni Daniela approfittava dei sempre pulitissimi bagni giapponesi. Alla fine la signora ci ha anche consigliato di salire all'ultimo piano dell'edificio per avere una bella vista di Nara dall'alto. Visto che non smetteva di piovere ci siamo comunque diretti verso il Todai-ji, il tempio più importante di Nara. L'ingresso è costituito dal Nandai-mon, l'imponente portale con all'interno i due guardiani Nio, statue in legno dall'aspetto quasi reale. Dopo il portale si segue la strada che porta al Daibutsu-den (Sala del Grande Buddha) l'edificio in legno più grande del mondo che contiene al suo interno il Daibutsu (Grande Buddha) che è una delle statue in bronzo più grandi del mondo, nonchè il Buddha più grande del mondo.


Il Daibutsu raffigura il Danichi Buddha, il Buddha cosmico antecedente a tutte le epoche e a tutti gli altri Buddha che si sono rivelati in seguito. In questa sala vi è un pilastro di legno con un buco, questo buco è grande quanto la narice del Buddha e si dice che chi vi riesce a passare attraverso ha la garanzia di raggiungere l'illuminazione, purtroppo, spesso devono intervenire i vigili del fuoco a disincagliare le persone rimaste intrappolate nel tentativo di passare.


Dopo il Daibutsu scegliamo di percorrere un lungo sentiero nella foresta Kasuga-yama, anch'essa patrimonio dell'umanità, per raggiungere il Kasugataisha, il tempio delle lanterne. Le vie di accesso al tempio sono fiancheggiate da centinaia di lanterne, e anche al suo interno ne è pieno. Poi, siccome non ci facciamo mancare niente, abbiamo proseguito per il Wakamiya-jinja, un piccolo tempio shintoista, e vicino un albero sacro di canfora, spezzato in due da una grande nevicata del 1700.



Poi siamo tornati indietro, percorrendo un altro lungo sentiero tra salite, discese, piedi doloranti e pioggia, per visitare il Sangatsu-do, l'edificio più vecchio del complesso del Todai-ji, dove sono contenute delle statue risalenti al periodo in cui Nara fu capitale. Poi all'attiguo Nigatsu-do da cui si gode una magnifica vista su Nara.
Alla fine di questo giro erano oramai quasi le 18, soddisfatti per aver visto tutti i templi (percorso per il quale in genere consigliano una visita di due giorni), ci siamo diretti un po' a piedi ed un po' in autobus verso il nostro amico Gusto. Dopo cena abbiamo ripreso il treno e siamo finalmente tornati in albergo ad Osaka.

Dopo una veloce visita al Kombini per organizzarci al colazione del giorno dopo, una bevuta di Fanta Cider ed un gelato, telefonando ad amici in Italia abbiamo appreso che ieri c'è stato un terremoto in zona Tokyo, ed essendo ancora le 22 circa ci siamo messi a guardare al computer un anime dal titolo Tokyo Magnitude 8.0 che parla proprio di un terremoto devastante a Tokyo, poi siamo andati a dormire. Durante la notte Daniela si è svegliata sentendosi quasi cullare nel letto, all'inizio aveva pensato che fosse il terremoto, ma poi essendo una sensazione duratura ha pensato si trattasse di suggestione da telefonata e anime della sera precedente.

Vi lascio con altre immagini dei cervi di Nara:












Commenti

Post popolari in questo blog

15° giorno: Tokyo, ultimo giorno

9° giorno - Tokyo

7° Giorno - Tokyo